Peter è un dolcissimo Cane da Montagna dei Pirenei, che fa parte della nostra famiglia da dicembre del 2010, quando aveva circa 3 mesi.
Ha sempre goduto di ottima salute fino ad aprile del 2022 quando una crisi improvvisa lo riduce a terra, quasi privo di conoscenza ed impossibilitato a muoversi. I risultati delle analisi del sangue sono disastrosi, è presente anche anemia. Il giorno stesso viene sottoposto ad ecografia addominale: “ha una milza di 21 cm, con pareti cavernose e disomogenee, con presenza di tessuto sospetto anche al fegato”. Secondo il medico, pur non avendo eseguito alcuna biopsia, i dati che fornisce l’ecografia depongono per una diagnosi di tumore della milza: un emangiosarcoma splenico. Peraltro di notevole dimensione, con infiltrazione del fegato ove sono presenti 3 lesioni sospette. “Al cane resta poco da vivere – dice – e per giunta è un animale anziano. Inutile sottoporlo ad intervento chirurgico e chemioterapia, dobbiamo solo accompagnarlo per farlo soffrire il meno possibile”.
Cocciuto più di un mulo e sconvolto da quelle parole, non mi arrendo e comincio a divorare centinaia di documenti su internet, non riesco a rassegnarmi.
Fino ad imbattermi in una pagina del dottor Costantino Mazzanobile. Leggo i suoi scritti, le nozioni che acquisisco mi dicono d’istinto che sono nel posto giusto e decido di telefonargli: è il 18 aprile del 2022. E’ impegnato in quel momento, mi dice di richiamarlo un’ora dopo. Con gentilezza e pazienza si fa inoltrare tutta la documentazione medica fino a quel momento in mio possesso. Nel corso della stessa telefonata viene fuori il protocollo di trattamento. Una moltitudine di compresse e di liquidi da somministrare: l’alternativa è che la malattia finiscca di uccidere Peter.
Nel frattempo, grazie al cortisone, somministrato dopo l’ecografia, il cane il giorno dopo si rimette in piedi. Mi dicono dalla clinica veterinaria, prima o poi la milza potrebbe rompersi, ed in quel caso non ci sarà nulla da poter fare, inutile operare un cane di oltre 12 anni, con residua speranza di vita molto breve. Ma potrebbe avere anche piccole emorragie, come avvenuto adesso, ed in questo caso con il cortisone riusciremo ancora rimetterlo in piedi ma la malattia sta già facendo il suo corso.
Pochi giorni più tardi arrivano i prodotti consigliati dal dottor Mazzanobile ed avvio il trattamento. Peter non sa di avere un tumore e credo che mai più potrà “rendersene conto”. Oggi, 1 luglio 2023, dopo 15 mesi, non ha avuto altre emorragie, ed il tumore sembra addirittura diminuito di 1 cm mentre le sospette metastasi al fegato sono esattamente lì dove erano ad aprile 2022.
Oggi Peter, vicino ai suoi 13 anni (a settembre del 2023), è alle prese con una grave artrosi all’anca ma questa è altra storia. Il tumore non lo sta uccidendo e se le cure continuano a fare lo stesso effetto, non morirà di questa stramaledettissima malattia.
Grazie al dottore Mazzanobile la mia famiglia, che ama gli animali, ha assaporato l’essenza della felicità. Perché una diagnosi di sospetto emangiosarcoma splenico è una condanna a morte tra dolori atroci.
Devo questa testimonianza ed il ringraziamento di tutta la mia famiglia al dottore Mazzanobile il quale non ha mai chiesto alcun compenso per la sua grandiosa opera.
Autorizzo alla pubblicazione di questo scritto e tutta la mia famiglia desidera ringraziare il dottore Mazzanobile per la diffusione di queste conoscenze che consentono di curare patologie spesso definite incurabili dalla medicina ufficiale.
Gianpaolo Bisogno, per Peter (Cane da Montagna dei Pirenei).
Grazie infinite
Nettuno 01 luglio 2023